È «la risposta indiana a Il padrino». Così ha sentenziato il The Guardian a proposito de L’età del male, trascinante romanzo della scrittrice indiana Deepti Kapoor che ha fatto da pochissimo il suo debutto in libreria pubblicato da Einaudi.
Già tradotto in 15 lingue e opzionato per diventare una serie televisiva, L’età del male porta il lettore nei bassifondi di Dehli, in un viaggio adrenalinico a stretto contatto con il sottobosco criminale, i politici corrotti e la povera gente che popola con disperazione il nord dell’India.
Al centro del racconto ci sono loro, i Wadia. Allo stesso tempo amati, temuti e odiati, controllano vari settori economici strategici della zona in cui operano, come i trasporti, le miniere e gli zuccherifici; ma è nel campo della speculazione edilizia che stanno costruendo il loro impero. Tuttavia, le proteste delle persone sfrattate si stanno intensificando, e il giornale Delhi Post sta conducendo un’indagine per svelare uno scandalo di proporzioni gigantesche.
Neda, grazie al suo carisma e alla sua determinazione, è riuscita a infiltrarsi nella cerchia ristretta di Sunny Wadia, l’erede destinato a prendere le redini della famiglia. Tuttavia, innamorarsi di una giornalista come lei è una debolezza che potrebbe costare molto cara a Sunny. Il compito di evitare la rovina della famiglia ricade su Ajay, un ragazzo proveniente da una famiglia poverissima che lavora come autista, tuttofare, guardia del corpo e, se necessario, vittima sacrificale.
Il romanzo si snoda tra i villaggi avvolti dalla nebbia ai piedi dell’Himalaya e l’energia frenetica e palpitante di Delhi, offrendo uno sguardo fulminante su una società permeata da violenza, corruzione e ingiustizie millenarie, ma anche dotata di un fascino irresistibile.
In Einaudi c’è molta soddisfazione per essersi aggiudicati i diritti di questo travolgente romanzo: «L’età del male è il romanzo che comprammo nel 2019 a Francoforte, leggendolo d’impeto, di notte, discutendone ossessivamente tra noi e intimandoci di non svelare nulla della trama. È da allora aspettavamo di pubblicarlo. In mezzo ci sono state aste agguerritissime in tutti i Paesi e un’enorme competizione per i diritti cinema. E la pandemia, che ha impedito di organizzare un lancio mondiale e ha indotto gli editori ad attendere il momento giusto. Che finalmente è arrivato».
L’età del male, inserito nella collana Stile Libero, «fa parte di quella categoria di romanzi che adoriamo», continua l’editore: «una storia propulsiva, personaggi indimenticabili e un’ambientazione capace di trascinarti in un mondo da cui non si vorrebbe più tornare». Per certi versi simile a romanzi travolgenti come Il potere del cane di Don Winslow e American Tabloid di James Ellroy, L’età del male è uno di quei libri «che non ti fanno alzare dal divano finché non si è arrivati in fondo. Leggerli è come lasciarsi trascinare dalle migliori serie tv».