Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il 25 novembre non è una data scelta a caso per celebrare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il 25 novembre del 1960 infatti furono brutalmente uccise nella Repubblica Dominicana tre attiviste rivoluzionarie, le sorelle Mirabal. Patria, Minerva e María Teresa si opponevano alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo e per questo caddero vittime di un’imboscata dei servizi segreti mentre si recavano a fare visita ai mariti in carcere. Furono picchiate e gettate in un burrone, cercando di far passare l’accaduto come un incidente. Ma il loro sacrificio non fu vano: la loro scomparsa scatenò una dura reazione popolare che portò nel 1961 all’omicidio del dittatore. Da allora le sorelle Mirabal sono ricordate come “Las Mariposas” (Le farfalle). I lettori appassionati forse ricorderanno che la loro storia è raccontata nel romanzo “Il tempo delle farfalle” di Julia Alvarez.
Nel 1981 si tenne a Bogotà, in Colombia, il primo incontro femminista latino-americano e caraibico, e in quella sede si decise di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal. Nel 1993 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione per l'eliminazione della violenza contro le donne ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane, finché nel 1999 ONU istituì ufficialmente la giornata mondiale.
Tra i simboli di questa giornata, le scarpe rosse. Perché proprio le scarpe? Si tratta di un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet, che realizzò la prima installazione nel 2009 a evidenziare l’abbandono delle donne da parte delle istituzioni come accade a quelle scarpe rosse “abbandonate” per strada. Il colore rosso è stato scelto in quanto simbolo dell’amore, della passione che si trasforma in male ed in violenza, simbolo della possessione morbosa che diventa una trappola mortale e simbolo della femminilità che purtroppo, oggi, troppe volte viene violata.
Un simbolo di questa giornata nato qui in Italia sono invece le panchine rosse, un’iniziativa nata dall’idea di Tina Magenta a Lomello, in provincia di Pavia, nel 2016. La prima panchina rossa fu installata nella piazza centrale del paese in quanto luogo simbolico in cui la gente s’incontra e discute, dove le notizie corrono e le idee si scambiano. Di lì a poco migliaia di panchine spuntarono in tutte le principali città italiane e in tutto il mondo. Il colore rosso è anche il colore del sangue: indica una vittima, una donna che non c’è più, scomparsa a causa dalla violenza che ha subìto.
È importante ricordare che per violenza non si intende solo quella fisica, ma anche quella psicologica, verbale, morale e sociale che molte donne sono costrette a subire dentro e fuori le mura domestiche: dallo stalking alle aggressioni, dalle umiliazioni alle minacce.
Alla sensibilizzazione e alla creazione di una cultura non violenta nei confronti delle donne possono e devono contribuire anche la lettura e i libri, perché a volte le parole possono fare molto più delle azioni. Per questo, in occasione del 25 Novembre noi di Ubik vi proponiamo una selezione di titoli di recente pubblicazione che possano indurre alla riflessione. Romanzi, biografie, saggi, pamphlet, ma anche fumetti e libri per ragazzi, per iniziare ad avvicinare anche i più piccoli a queste tematiche.